Tutte le notizie dall' Italia sulla nuova stagione di Dallas

 
 
 

Canale 5 non è più una rete per Dallas
di Stefania Carini da Europaquotidiano.it
Giovedì  18 Ottobre 2012

E dunque è ancora lotta là a Dallas. Sono tornati gli Ewing, e siamo rimpiombati negli anni ’80. Ecco Dallas il sequel in prima serata (!) su Canale 5 (!): adesso sono i figli di Bobby (malato di cancro) e JR (in un ospizio, ma l’idea del denaro lo risveglia) a farsi la guerra. Bobby vuole rinunciare all’oro nero perché teme lotte fratricide e vuole creare un’oasi di verde, il di lui figlio invece si affligge per aver provocato con l’estrazione del metano un terremoto in Cina (!). Così, viste ‘ste fregnacce, non puoi che tenere per JR, padre e figlio (John Ross). La trama è melodramma puro, pure un po’ retro, non paragonabile ad altri grandi melò americani degli ultimi anni, figli proprio del precedente Dallas (portò infatti in prima serata l’idea di continuità interepisodica).
Perché questo nuovo Dallas? Perché è un brand con una sua storia da riportare in vita per catturare nuovi e vecchi fan. Già, ma vecchi e nuovi in che modo? In Usa va in onda su Tnt, rete via cavo dai drammi solidi, moderatamente moderni e indirizzati anche a un pubblico maturo, allevato da anni di tv series, capace di apprezzare il vecchio insieme al nuovo (per esempio Falling Skies o The closer).
Quel che stupisce è invece la scelta della prima serata di Canale 5. E infatti, Dallas si è fermato all’8%. Certo c’era la partita, ma forse c’è dell’altro. Dopo aver nutrito, negli anni ’80, il proprio pubblico a telefilm, il canale lo ha disabituato in questi ultimi decenni proprio a questo prodotto, mandando in onda fiction stra-italiane (per carità, alcune anche buone). Adesso ripesca con fare nostalgico il titolo che gli diede lustro, sperando che il pubblico lo segua ancora. Il pubblico dei 30 di allora, si intende, l’unico in cui crede la rete. E invece no: la fascia 55-64, di solito forte per Canale 5, risulta molto bassa (va meglio tra i 45-55). Abituati a Cesaroni, Onore&Rispetto, Distretti, che se ne fanno di Dallas? Eppure, questo Dallas era anche per la generazione degli allora bambini, per i quali rappresenta un passato mitico: bastava vedere i commenti ieri su Twitter. E infatti è tra 35-44enni che va meglio il telefilm. Ma ovvio, questo pubblico non basta. Perché questa fascia d’età ormai ciba la sua fame seriale altrove, non più su Canale 5, forse forse su Italia 1 o Rete4, di certo su Raidue, dtt free con Rai4, Sky, download illegale. No, Canale 5 non è più la rete di Dallas. E nemmeno della generazione Dallas. Come disperdere il proprio capitale in 30 anni: JR perdonali, perché non sanno quello che fanno.

 

Torna Dallas in tv. Petrolio, bestiame e amori nulla è cambiato in Texas
di Claudio Siniscalchi da Il Giornale
Martedì 16 ottobre

Stasera su Canale 5 parte la nuova serie di Dallas, il mitico telefilm anni Ottanta.
Ripropone l'America che produce, lontana dalla finanza di Wall Street

Ma Dallas è un mondo a sé. Stasera in prima serata Canale 5 trasmette la prima puntata della nuova serie della saga per eccellenza della storia televisiva. Dallas, appunto, torna in Italia forte del successo ottenuto negli Usa (7 milioni di spettatori: audience record per il canale via cavo TNT per una serie al via).

Dallas debuttò sugli schermi americani in un altro secolo, un altro mondo, probabilmente anche un altro pianeta. Era il 1978. La CBS lo programmò il 2 aprile e andò avanti per 357 puntate, fino al 1991; in Italia arrivò nel 1982 proprio su Canale 5. Il democratico Jimmy Carter teneva, traballando, il timone dell'America. La faccia di J.R. (John Ross) Ewing, con l'immancabile cappellone in testa (il mitico Stetson), conquistò il mondo. Nonostante fosse la faccia del capoclan di una famiglia sudista ricca, affarista e immorale, divisa tra lo sfruttamento di quanto corre sopra il suolo (il bestiame) e soprattutto di quanto scorre sotto il suolo (il petrolio). Era una storia tipicamente americana, così moderna e al tempo stesso così antica. Quando si sparse la voce che avrebbero sparato a J.R. 85 milioni di americani nel 1980 restarono col fiato sospeso davanti allo schermo: ma mica ci lascia?

Dallas nel 1978 aveva un'immagine rétro. Il Texas era stata terra di pionieri, cowboy con una mano alla pistola e l'altra sulla Bibbia. L'oro nero aveva cambiato le abitudini di vita, ma non quelle dell'aristocrazia sudista. E J.R. era l'icona di questa aristocrazia, fondata su denaro e potere. Nei quasi trentacinque anni che ci separano dalla prima apparizione di Dallas, il mondo ha cambiato pelle. C'è stata la rivoluzione di Reagan e quella di Clinton. Il comunismo s'è liquefatto. Sono arrivati il telefono cellulare, la televisione satellitare, internet, la globalizzazione, l'11 settembre, il crac di Wall Street. L'America è stata lanciata in orbita da Bill Gates e Steve Jobs. Un texano vero, George W. Bush jr., è diventato presidente.

Eppure, come vediamo nella nuova serie, il ranch degli Ewing a Southfork è rimasto lo stesso. Lì ancora l'andirivieni nelle camere da letto è come quello di un tempo. E scandali, intrighi, complotti, alleanze, vittorie e disfatte, non cambiano. Certo i tempi sono nuovi. La crisi economica aleggia minacciosa. Il petrolio è sempre sinonimo di ricchezza, ma inquinante. E allora c'è chi nella famiglia vuole diversificare, passando dalle energie sporche a quelle pulite. Meglio ricchi e politicamente corretti. Si pensa, si lotta, si tresca. L'amore non manca. Ma il sesso continua a dominare sui sentimenti. Insomma, Dallas è sempre lo stesso. I protagonisti sono perlopiù nuovi. Però ci sono ancora J.R. (l'attore Larry Hagman), rimpiazzato al comando della Ewing Oil dal figlio; l'ex moglie Sue Ellen (Linda Gray) e il fratello buono Bobby (Patrick Duffy). I protagonisti veri, però, sono i figli: entrano in scena Ann Ryland Ewing (Brenda Strong) e Christopher Ewing (Jesse Metcalfe), rispettivamente la nuova moglie di Bobby e il figlio adottivo. John Ross Ewing III (Josh Henderson) interpreta invece il figlio di J.R. Entrambi i ragazzi sono molto simili ai loro padri: mentre John è concentrato sul settore petrolifero, Christopher punta alla manutenzione del suo ranch ed è a favore dell'energia alternativa.

Lo stile di regia, invece, si è adeguato ai tempi ed è molto veloce. Ma è un mero dettaglio di questa operazione nostalgia. J.R. è stato considerato, insieme a Gekko (Micheal Douglas) del film di Oliver Stone Wall Street (1987), il volto predatore dell'America reaganiana. Un errore colossale. Gekko fa parte del jet set: abiti su misura, pranzi sofisticati, club esclusivi, sempre in movimento. J.R. è fermo, sta sulla terra, sulla sua terra, come suo figlio. Da Dallas non ci si muove. La fortuna sta lì. Non nell'immaterialità di operazioni finanziarie, scatole cinesi, derivati, titoli tossici. Il tesoro sta sulla e sotto la terra assolata del Texas. J.R. quanto ci manchi!

 

In onda su Canale 5 il sequel di Dallas, con un  J.R. più vecchio e perfido
da Leggo
Mercoledì 03 Ottobre 2012

ROMA - Il perfido J.R. è tornato. A vent'anni dall'ultimo episodio di Dallas, andato in onda su Canale 5 nel 1992, il cattivo per eccellenza della tv – interpretato, come è noto, da Larry Hagman – si riaffaccia nelle case degli italiani, invecchiato ma malvagio più che mai, nell'omonimo sequel in 10 episodi che la rete ammiraglia Mediaset trasmetterà ogni martedì in prima serata a partire dal 16 ottobre.
Insieme a lui ritroveremo anche il fratello Bobby (Patrick Duffy) e la moglie Sue Ellen (Linda Gray), anche se protagonista della saga sarà più che altro la nuova generazione, ovvero l'ambizioso e spregiudicato John Ross (Josh Henderson), figlio di J.R., determinato ad ereditare l'impero di famiglia, e Christopher (Jesse Metcalfe), figlio adottivo di Bobby, che vuole invece smarcarsi dal business petrolifero investendo in energie alternative: tanto diversi caratterialmente quanto i loro padri, i due giovani Ewing saranno al centro di nuovi intrighi di potere e nuovi scandali, a cominciare dal triangolo amoroso con Elena (Jordana Brewster), la figlia della cuoca del ranch, che dopo aver lasciato Christopher ad un passo dall'altare si è fidanzata con John Ross.
«Abbiamo le basi di Dallas e si parte da qui, ma i ragazzi avranno le parti principali», spiega Larry Hagman nel backstage proiettato ieri al RomaFictionFest, e a proposito del personaggio che l’ha reso famoso dice «io credo che ognuno abbia un vero bastardo come J.R. in famiglia, un padre, uno zio, un fratello».
Accolto favorevolmente in patria (la prima puntata negli Stati Uniti ha avuto sette milioni di spettatori) e già confermato per una seconda stagione, il sequel di Dallas vuole però intercettare non tanto i nostalgici, quanto i giovani, grazie a un cast di bellocci che arrivano da altre serie tv, Desperate housewives in primis. Ci riuscirà?

 

Roma Fiction Festival
Tv: il mitico 'Dallas' torna tra rancori e potere su Canale
da liberoquitidiano.it
Martedì 2 Ottobre 2012

Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Doveva durare soltanto cinque settimane. E invece ha conquistato la vetta degli ascolti negli Stati Uniti. Arrivando anche nel Vecchio Continente dove e' stato seguito per anni. E ora, dopo la prima messa in onda negli Usa nel 1978, il mitico 'Dallas' torna ad appassionare il pubblico di casa nostra. I rancori e le lotte per il potere che hanno animato la vita del ranch di Southfork, infatti, tornano alla ribalta nel sequel della serie americana che arriva su Canale 5 in prima serata dal 16 ottobre. La prima puntata della serie e' stata presentata oggi all'Auditorium Parco della Musica in occasione di Roma FictionFest, in corso fino a venerdi' prossimo.

I tempi sono cambiati, ma immutato e' il contesto della serie: nel ranch texano, teatro di tante storie e vendette, ricomincia la lotta infinita per il potere. Gli eredi di J.R. (Larry Hagman) scalpitano. A cominciare da John Ross (Josh Henderson), il figlio di J.R. e Sue Ellen (Linda Gray) che vuole ereditare il potere della famiglia Ewing rinnovando il primato nel mercato petrolifero. A J.R. junior si contrappone Christopher (Jesse Metcalfe), il figlio adottato da Bobby (Patrick Duffy) che vuole invece smarcarsi dal business petrolifero investendo in energie alternative spinto dalla fidanzata Rebecca Sutter (Julie Gonzalo).

Il primo episodio di Dallas, intitolato 'Cambio della guardia', parte proprio dal ranch dove tutta la famiglia e' radunata per festeggiare il matrimonio di Christopher con Rebecca. Ma, malgrado l'aria di festa, sottotraccia si muove l'antica rivalita'. I motivi di tanto rancore? E' presto detto: il petrolio e la terra, temi centrali dell'intera serie che fara' i conti anche con la crisi.

 

L'anteprima al Roma Fiction Festival
"Dallas" ottimo inizio!

da tv.lospettacolo.it
Martedì 2 Ottobre 2012

Il 2 ottobre, il Roma Fiction Fest, si è tinto con i colori della serialità americana. Tante anteprime, che presto invaderanno anche i nostri schermi televisivi, hanno intrattenuto il pubblico in sala che si è divertito con gusto ed è stato attento a non perdersi nessuna delle produzioni in programma.

Allo scoccare delle 16:30, il primo show che apre il lungo pomeriggio di proiezioni, è stato Dallas. La mitica serie torna dagli ani ’80 in tutto il suo splendore. Anche se tra il pubblico serpeggiava il dubbio che la serie non potesse essere all’altezza dell’originale, dopo la visione dell’episodio numero 1, tutti sono rimasti piacevolmente stupiti. In un mix ben congeniato di un drama old fashion, con l’aggiunta di intrighi, torbidi segreti, passioni, triangoli amorosi e losche trame d’affari, il nuovo Dallas è un ottimo prodotto di intrattenimento che seduce lo spettatore con un fascino ammaliatore. Con la presenza in sala di tutti o quasi i doppiatori, la premiere di Dallas in pochi attimi si è trasformata in un momento revival, per ricordare i fasti di uno show che è ancora è ricordato da tutti con piacere. La vicenda che questa volta sarà incentrata sulla nuova generazione del ranch di Soutfork, vedrà il figlio di Bobby – Christopher – ed il figlio di JR – John Ross, farsi guerra per la proprietà del ranch, ma soprattutto per conquistare il cuore della carismatica Elena. In arrivo su Canale 5 dal prossimo 16 Ottobre, il nuovo Dallas è la serie che deve essere vista nella sua interezza; anche se sfrutta i canoni di una soap-opera ed a volte ha il sapore di già visto, non fermatevi alle apparenze e sicuramente non rimarrete delusi.

 

Roma Fiction Festival
Tv: il mitico 'Dallas' torna tra rancori e potere su Canale
da liberoquitidiano.it
Martedì 2 Ottobre 2012

Roma, 2 ott. (Adnkronos) - Doveva durare soltanto cinque settimane. E invece ha conquistato la vetta degli ascolti negli Stati Uniti. Arrivando anche nel Vecchio Continente dove e' stato seguito per anni. E ora, dopo la prima messa in onda negli Usa nel 1978, il mitico 'Dallas' torna ad appassionare il pubblico di casa nostra. I rancori e le lotte per il potere che hanno animato la vita del ranch di Southfork, infatti, tornano alla ribalta nel sequel della serie americana che arriva su Canale 5 in prima serata dal 16 ottobre. La prima puntata della serie e' stata presentata oggi all'Auditorium Parco della Musica in occasione di Roma FictionFest, in corso fino a venerdi' prossimo.

I tempi sono cambiati, ma immutato e' il contesto della serie: nel ranch texano, teatro di tante storie e vendette, ricomincia la lotta infinita per il potere. Gli eredi di J.R. (Larry Hagman) scalpitano. A cominciare da John Ross (Josh Henderson), il figlio di J.R. e Sue Ellen (Linda Gray) che vuole ereditare il potere della famiglia Ewing rinnovando il primato nel mercato petrolifero. A J.R. junior si contrappone Christopher (Jesse Metcalfe), il figlio adottato da Bobby (Patrick Duffy) che vuole invece smarcarsi dal business petrolifero investendo in energie alternative spinto dalla fidanzata Rebecca Sutter (Julie Gonzalo).

Il primo episodio di Dallas, intitolato 'Cambio della guardia', parte proprio dal ranch dove tutta la famiglia e' radunata per festeggiare il matrimonio di Christopher con Rebecca. Ma, malgrado l'aria di festa, sottotraccia si muove l'antica rivalita'. I motivi di tanto rancore? E' presto detto: il petrolio e la terra, temi centrali dell'intera serie che fara' i conti anche con la crisi.

 

Dallas, il ritorno della storica serie TV
Dopo il debutto negli States (13 giugno) la critica reagisce in modo contrastante, mentre il verdetto del pubblico è ancora in bilico
di Aldo Fresia da Panorama.it
13 luglio 2012

Quando nel 1991 Dallas chiude i battenti dopo 13 anni di onorata carriera, la sensazione è che ormai abbia fatto il suo corso e che il panorama televisivo contemporaneo sia andato troppo avanti perché ci sia ancora spazio per la saga della facoltosa famiglia Ewing (gente che fa quattrini a palate con il petrolio e il bestiame)
Invece eccola ritornare in grande stile: i primi due episodi della nuova serie hanno debuttato ieri sera negli Stati Uniti riprendendo la storia più o meno là dove l'avevamo abbandonata. Il nuovo Dallas non è infatti un reboot, bensì una vera e propria continuazione. Tornano pure gli storici interpreti Larry Hagman (J. R. Ewing), Linda Gray (Sue Ellen Ewing) e Patrick Duffy (Bobby Ewing).
Per il momento sono previsti 10 episodi; prima di continuare è fondamentale capire il responso di pubblico e critica. Mentre nel primo caso ancora mancano dati certi, nel secondo possiamo già tirare le somme: la media dei voti è sopra la sufficienza, ma siamo decisamente lontani dalle produzioni televisive più blasonate del momento (Il trono di spade, per esempio, ma anche Mad Men e Homeland).
Altro elemento interessante: i critici televisivi sono divisi. Tra gli entusiasti ci sono Ken Tucker di Entertainment Weekly ("Dallas ha una trama solida, ottimi dialoghi e colpi di scena che girano lisci come l'olio") e Brian Lowry di Variety ("È esattamente come dovrebbe essere: capace di non accontentarsi di un doppio gioco quando puoi averne uno triplo").
Non tutti sono però convinti: il Miami Herald, per bocca di Glenn Garvin, osserva che "il nuovo Dallas è una consapevole sagra del trash, con infinite sequele di tradimenti, scontri, riconciliazioni e ancora tradimenti".
USA Today e l'Hollywood Reporter ci vanno con la mano pesante. Nel primo caso, Robert Bianco scrive che "puoi trovare mummie più fresche di queste reliquie incrostate di fango e che non hanno la minima idea di quanto i loro cervelli siano vuoti". Tim Goodman dell'Hollywood Reporter è altrettanto severo: "Dallas è terribile... è scritto male, pieno di ovvietà, gli attori sono comici e nessuna di queste cose benefica in alcun modo della regia".
Ora non resta che attendere il responso del pubblico, quello che davvero conta per il futuro di una serie TV.

 

La TV che verrà:  in autunno su Canale 5 tornano gli Ewing di DALLAS.
Le prime anticipazioni
di Antonio Mustara da TV Sorrisi e Canzoni

Facciamo un salto indietro nel tempo fino alle 20.30 di martedì 2 giugno 1981: Canale 5 trasmette per la prima volta il telefilm «Dallas», partendo da «Rapimento», tredicesimo episodio della seconda stagione. La serie è già nota al pubblico italiano perché ha debuttato su Raiuno tre mesi prima con 13 puntate trasmesse nell’ordine sbagliato. Una scelta miope, quella dell’emittente pubblica (nell’81 ancora senza un vero concorrente in grado di scalfirne il monopolio), che farà la fortuna del neonato network di Silvio Berlusconi.

Un mese prima, infatti, Canale 5, ha comprato i diritti di tutti gli altri episodi già prodotti e di quelli futuri, assicurandosi così il suo primo programma in grado di fidelizzare una grossa fetta del pubblico televisivo. Il resto è storia: per anni milioni di italiani non si perderanno un episodio della saga degli Ewing, petrolieri texani divisi dalla lotta per il controllo dell’azienda di famiglia, appassionandosi alle vicende dei suoi personaggi: il cattivo J.R., il buono Bobby, la saggia matriarca miss Ellie, la moglie tradita e alcolista Sue Ellen, l’esuberante nipote Lucy, e tanti altri.

Ottobre 2012, ore 21.10: vent’anni dopo la conclusione della quattordicesima e ultima stagione di «Dallas», è previsto su Canale 5 il debutto italiano della nuova serie, già in onda sul network americano Tnt: 10 episodi che, probabilmente, saranno trasmessi in cinque serate. Volete saperne di più? Ecco tutto quello che siamo in grado di anticiparvi sul ritorno in tv degli Ewing.

Non chiamatelo remake

Si intitola «Dallas», ha gli stessi protagonisti e gli stessi personaggi. Non è quindi un remake, ma una vera e propria continuazione delle vicende raccontate per 14 stagioni nella serie originale. Anche la sigla è la stessa (parliamo di quella americana, non del simpatico motivetto cantato 31 anni fa da Lucio Ciaramitaro per il debutto su Canale 5), così come la residenza della famiglia Ewing, il mitico Southfork Ranch.

La vecchia generazione

Dicevamo che i protagonisti sono gli stessi del «Dallas» che abbiamo sempre conosciuto, ma ovviamente, almeno per ora, non rivedremo tutte le vecchie glorie. Ci sono comunque le tre star storiche della serie: Larry Hagman nel ruolo di J.R., Patrick Duffy in quello di Bobby, e Linda Gray, che torna a interpretare Sue Ellen. Nel primo episodio si vedono per pochi secondi anche Ken Kercheval (Cliff Barnes, attuale proprietario della Ewing Oil ed eterno rivale di J.R. nonché fratello di Pamela, la prima moglie di Bobby), Charlene Tilton (Lucy, figlia di Gary, il terzo fratello Ewing intorno al quale fu costruito lo spinoff «Knots Landing», «California» in Italia) e Steve Kanaly, ovvero Ray Krebbs Ewing, fratellastro di J.R. e Bobby.

La nuova generazione arriva da Wisteria Lane

Il motore del nuovo «Dallas» è la rivalità tra i due cugini Ewing: John Ross, figlio di J.R. e Sue Ellen, e Christopher, figlio adottivo di Bobby e Pamela. Entrambi sono interpretati da giovani attori che si sono fatti le ossa in «Desperate Housewives»: John Ross ha il volto di Josh Henderson (a Wisteria Lane era Austin, l’irrequieto nipote di Edie), Christopher quello di Jesse Metcalfe, il sexy giardiniere con cui Gabrielle Solis tradiva il marito Carlos. Accanto a loro due nuove presenze femminili: Jordana Brewster (la Mia Toretto di «Fast & Furious») interpreta Elena, primo amore di Christopher ora fidanzata con John Ross, mentre Julie Gonzalo è Rebecca, promessa sposa del figlio di Bobby. Quest’ultimo, gravemente malato, è ora sposato con Ann, interpretata da Brenda Strong, un’altra reduce di Desperate Housewives, dove per otto stagioni è stata Mary Alice, la voce narrante.

Qui si fa sul serio

Anche i critici americani più prevenuti hanno dovuto ammettere che il nuovo «Dallas» ha saputo evitare tutte le trappole in cui è facile cadere quando si ripropone una vecchia serie. La sceneggiatrice Cynthia Cidre è infatti riuscita ad aggiornare trama e personaggi senza forzare la mano: i fan di sempre si sono subito sentiti a casa, i nuovi si sono lasciati conquistare dai meccanismi di un racconto che funziona nello stesso modo di 30 anni fa: amore, amicizia e rivalità intrecciati con lotte di potere e una piccola dose di giallo.

La storia si ripete

Nonostante i nobili tentativi di Bobby Ewing, suo figlio e suo nipote sono oggi uno contro l’altro esattamente come lo sono stati lui e J.R. negli Anni 70 e 80. Prima di tutto per questioni di affari: John Ross ha scoperto che a Southfork c’è il petrolio e vorrebbe trivellare, ma prima deve riuscire ad assumere il controllo della proprietà e per questo trama contro lo zio e il nipote. E poi per questioni sentimentali: la fidanzata di John Ross, Elena, è la figlia del giardiniere di Southfork. Di lei era innamorato Christopher, e forse lo è ancora. La loro storia era finita in circostanze poco chiare che saranno rivelate già nel secondo episodio. Nel frattempo, Christopher si è innamorato della bella avvocatessa Rebecca, che sposerà alla fine del primo episodio. Alle nozze è invitato anche il fratello di lei, un giovane dall’atteggiamento ambiguo che sembra nascondere intenzioni malevole nei confronti degli Ewing.

La saga continua

Al network Tnt e alla Warner (proprietaria del canale e produttrice della serie) sono bastati i dati d’ascolto dei primi tre episodi per decidere di mettere in cantiere la seconda stagione di «Dallas». Con una media di circa sette milioni di spettatori la serie rappresenta un grande successo per gli standard di Tnt, canale che negli ultimi anni ha lanciato «The Closer», «Rizzoli & Isles» e «Leverage».

Previsioni per l’autunno

Ma quale successo potrà avere il nuovo «Dallas» su Canale 5? Di certo non bisserà lo straordinario successo di 31 anni fa. Ricordiamo che l’ammiraglia Mediaset, a causa degli ascolti in calo, rinunciò a trasmettere le ultime due stagioni di «Dallas» passandole a Rete 4. Ma è anche vero che di questi tempi, come dimostra «Dr. House» (l’ultima stagione ha superato il 14% di share su Canale 5 solo con gli ultimi due episodio), basterebbe una media d’ascolto di poco superiore ai 3 milioni e mezzo per definire la nuova serie un discreto successo. Un risultato, però, nient’affatto scontato.


 

Dallas 2.0. Confermata una seconda stagione
da panorama.blog.it
3 Luglio 2012

Il canale statunitense TNT ha fatto sapere con una nota che la serie Dallas, prosecuzione del famoso show targato anni Ottanta, è stato confermato per una seconda stagione.
 I numeri parlano chiaro: la prima puntata di questo nuovo corso è stata seguita da ben sette milioni di spettatori e la media rimane altissima anche ora che siamo ormai giunti alla quarta: 6,9 milioni di viewers.
La scelta pare quindi obbligata: nel 2013 torneranno ancora una volta J.R., Bobby e Sue Ellen, ancora una volta accompagnati dai nuovi protagonisti John Ross e Christopher Ewing (interpretati rispettivamente da Josh Henderson e da Jesse Metcalfe) e la Bella Elena Ramos (quella Jordana Brewster che abbiamo imparato a conoscere grazie alla serie cinematografica Fast & Furious).
In un clima tutto rose e fiori, il presidente della TNT, della TBS e della TCM Michael Wright ha dichiarato che “Dallas, per noi, è strato un successo sotto ogni punto di vista: grande scrittura, regia intelligente e ottime interpretazioni da parte di una nuova generazione di stars e da parte delle loro iconiche controparti.
Grazie agli alti ascolti e l’interesse che Dallas sta maturando on line e nei confronti delle nuove generazioni, è chiaro che la famiglia Ewing di Southfork ha ancora una volta, colto nel segno”.
Siamo onesti: chi di voi ci avrebbe scommesso? Personalmente pensavo che l’interesse per un’operazione folle del genere potesse durare al massimo due o tre episodi. Sinceramente pensavo che al terzo episodio tutta quest’attenzione si sarebbe naturalmente sgonfiata.
E invece, dopo una prima stagione di 10 episodi, confermata una seconda di quindici.
In Italia potremo vedere la prima season su Canale 5 a partire dal prossimo autunno.

 

 

Dallas, il virus della vecchia tv infetta il web
Stefania Carini da Europaquotidiano.it
22 giugno 2012

Gli anni ’80 non ci hanno mai lasciato. E così è naturale che ritorni Dallas, la madre di tutte le soap opera da prime time, e volendo anche di Lost. Quando infatti andò in onda per la prima volta nel 1978 la prima serata americana pullulava di polizieschi e sitcom dagli episodi autoconclusivi.
Dallas
invece si basava su serialità aperta, intrecci complessi, molti personaggi: dimostrò che tale tecnica, unita a una confezione di lusso, funzionava anche in prima serata, influenzando così la successiva produzione di telefilm.
Adesso Dallas è di nuovo in onda sul canale via cavo americano Tnt con un vero e proprio sequel: JR e Bobby, vetusti rivali, si fronteggiano ancora ma attraverso i loro eredi, John Ross, figlio di JR e Sue Ellen, e Christopher, figlio adottivo di Bobby.
La prima puntata ha fatto registrare grandi ascolti. Certo, bisogna capire quanto è pesato l’effetto curiosità.
In onda su Canale 5 in autunno, Dallas è vecchia tv che cerca di rinverdire stessa, e non solo passando lo scettro alle nuove generazioni.
In America infatti è stata messa in piedi un’operazione sui social network forse più interessante dello stesso telefilm.
Ogni personaggio degli Ewing è stato dotato di un account Twitter, e ha iniziato a dialogare con altri personaggi, fan, vip: sì, essi vivono nel nostro mondo e lo contaminano. L’immaginario si prolunga così nel reale.
Qualcosa già visto all’opera per altre serie, applicato adesso a una vecchia icona della tv. Pure Facebook è stato infettato: sulla pagina Dallas troverete una timeline gestita da JR che, con il suo tono sarcastico, racconta la sua vita a partire dal 1978, riempiendo anche gli anni durante i quali il telefilm non è andato in onda, ma la vita degli Ewing si suppone sia andata avanti.
Così ha spiegato questa strategia a lostremote.com Fergus Thomas, direttore del marketing della serie: «Dallas è stato il water cooler (espressione americana per indicare uno show che suscita dibattito tra gli spettatori, magari il giorno dopo al lavoro davanti ai refrigeratore d’acqua, gli water cooler appunto) del suo tempo.
C’era, ed esiste tutt’ora, una connessione emotiva enorme tra gli spettatori e gli Ewing.
Molti ricordano con affetto di aver guardato lo show negli anni ’80 e ’90 con le loro mamme o addirittura nonne.
Il water cooler di oggi è però online, su Facebook, Twitter, Tumblr, Pinterest. Abbiamo voluto unire questi due aspetti». Il potere emotivo della tv è forte come allora, solo che adesso inonda i social network, aggregatori refrigeranti di chiacchiere.

 

A proposito di Dallas:
la critica americana accoglie con generale benevolenza il sequel di Dallas. Ma qualcuno si stacca dal coro...
Dallas sequel TNT 2012 critica USA
di

 

Riecco "Dallas" con i vecchi eroi e i nuovi volti
da La Stampa.it
14 Giugno 2012

New York

L’America recupera tracce del suo passato e lo fa anche attraverso le serie televisive che hanno avuto più successo. Ecco dunque che si è riaffacciata da ieri sera la serie cult Dallas con la famiglia Ewing al completo, ricchi e pronti a darsi battaglia a colpi di trivellazioni e di petrolio. La prima puntata andò in onda negli Stati Uniti il 2 aprile 1978 e fu subito amatissima, ora si affida di nuovo ai suoi volti storici, magari un po’ segnati dall’eta: J.R. e sua moglie Sue Ellen, interpretati come allora da Larry Hagman e Linda Gray. C’è anche Bobby, il fratello buono di J.R, (Patrick Huffy). Del vecchio cast manca solo Victoria Principal nei panni di Pamela, mentre il vero grande assente - e non senza polemiche - è il creatore della prima serie, David Jacobs, che al di là di una commissione da 714 dollari e dal mantenere il privilegio di mantenere fra i titoli di coda «created by», è stato escluso dal sequel. In Italia la si vedrà in autunno in prima serata su Canale 5.

Accanto ai vecchi eroi oggi ci sono i loro eredi, molto diversi dai genitori. Christopher (Jesse Metcalfe), il figlio di Bobby, gira le spalle alle trivellazioni di petrolio, l’oro nero che ha reso ricca la famiglia, e punta sulle energie alternative. Il figlio di J.R., John Ross (Josh Henderson) è l’opposto e punta a trivellare ogni centimetro, anche di Southfork, il famoso ranch di proprietà della famiglia. I due cugini si scontrano sulla politica energetica familiare ma anche nella vita sentimentale, e si litigano Elena (Jordana Brewster), la figlia del cuoco di vecchi data della famiglia.

La sigla della serie resta la stessa e accompagna inquadrature dello skyline di Dallas, fermandosi sul ranch di SouthFork, che alla fine degli anni 1970 sembrava imponente mentre ora appare modesto. Nel 1978, infatti, il Texas era in pieno boom economico mentre il resto del paese era in difficoltà; oggi è ancora uno stato ricco ma molta della fortuna si è spostata a Wall Street. Dallas, la cui ultima puntata è andata in onda nel 1991, ha cambiato il mondo delle soap opera: è stata disegnata per il prime time serale, dove ha introdotto temi come il sesso, la cupidigia e i petroldollari, tutto ambientato di Southfork.


 

Il nuovo "Dallas", roba da casalinghe disperate
di Egle Santolini da "La Stampa"
20 Agosto 2011

MILANO
Evocativa e kitsch come i tailleur dalle spalle imbottite, i ciuffi laccati, le indigestioni di rucola. Signori e signori, in diretta dagli Anni Ottanta riecco a voi Dallas: il fumettone che lanciò Canale 5 e la tivù commerciale in Italia, odiosamato, cafone, opulento, laccatissimo. Dopo decine di proclami e di rinvii, la nuova serie è pronta per essere messa in onda negli Stati Uniti sul canale satellitare Tnt, forse già dal prossimo gennaio e non dall’estate 2012 com’era stato annunciato in precedenza. Che questa volta ci siamo lo conferma una foto di gruppo, la prima, del cast.

Non è uno scherzo rinverdire un giocattolo che, tra il 1978 e il 1981, fu tradotto e doppiato in 67 lingue e trasmesso in novanta Paesi. Al di là della curiosità archeologica, e della recherche nostalgica per alcuni milioni di cinquantenni cresciuti sotto l’edonismo reaganiano, c’è da chiedersi se davvero qualcuno potrà appassionarsi, nella recessione prossima ventura, ai tormenti e alle estasi di un’aggressiva famiglia di petrolieri texani, praticamente dei Bush un po’ più ruspanti e incasinati. «Petrolieri? Come quei bastardi che hanno messo la benzina a quattro dollari al gallone?», già ringhia, da uno dei forum dedicati al programma, un teleutente di nuova generazione.

Non sottovalutiamo gli sceneggiatori: dai primi indizi ricostruibili in Rete, anche se si rimaterializzeranno le note presenze di Linda Gray-Sue Ellen (ben conservata), Patrick Duffy-Bobby (del tutto canuto) e naturalmente Larry Hagman-J.R. (un barbagianni ottantenne sotto lo Stetson), il Dallas 2.0 pescherà nei territori della fiction tv americana del ventunesimo secolo: i prati verdi sepolcrali della sigla, anticipata al sito DallasTNT.com, ricordano subliminalmente i cimiteri di Six Feet Under, ma soprattutto la parte nuova del cast arriva quasi tutta da Desperate Housewives . Anzi, è probabile che, licenziate le casalinghe di Wisteria Lane, il revival di Dallas sia proprio destinato a quel target.

Vediamo: Christopher Ewing, figlio di Bobby e di Pamela (Victoria Principal, e tu dove sei finita? Ti avevamo lasciata moglie di un chirurgo plastico), è impersonato da Jesse Metcalfe, che delle casalinghe disperate era il toyboy. Da lì sono stati riciclati anche Josh Henderson nella parte di John Ross, rampollo di J.R. e di Sue Ellen, e Brenda Strong, che di Bobby è la nuova moglie. Siccome il pubblico ispanico è diventato determinante nel successo di un programma televisivo, ecco poi la panamense Jordana Brewster di Fast and Furious nel ruolo di Elena, la bombastica figlia del cuoco del ranch di Southfork che farà impazzire i due cugini, l’argentina Julie Gonzalo in quello di Brenda, la fidanzata di Christopher, e la cilena Leonor Varela, già Cleopatra in uno strombazzato kolossal dell’Abc, in quello ancora misterioso di Marta Del Sol.

Sì, ci sarà pure la mitologica «nana di Dallas», la nipotina Lucy ossia Charlene Tilton, classe 1958 e uno e 50 di statura, che in tutti questi anni ha cincischiato tra filmetti tivù e titoli trascurabili tra cui Superhero-Il più dotato dei supereroi . Ma è più significativo il nome del regista: Michael M. Robin è tra i creatori di The Closer , il telefilm poliziesco neofemminista con Kyra Sedgwick che ha ridefinito i ruoli di genere nella fiction tv americana. Si ha l’impressione che le donne conteranno sempre di più a Southfork.

Li avevamo lasciati con una puntata crepuscolare, la numero 356, andata in onda negli Stati Uniti davanti a 33 milioni di spettatori, con J.R. privato della Ewing Oil e tentato dal suicidio. Uno spiritello gli mostrava come se la sarebbero cavata i suoi parenti se lui non fosse mai nato, in stile La vita è meravigliosa : un espediente narrativo colto, certo meno corrivo del famigerato «sogno di Pamela», che aveva cancellato di peso la morte di Bobby. Oggi, campo libero agli eredi: fichissimi e con mascella tagliente, già pronti a scannarsi per il malloppo ma anche consapevoli che «il petrolio fa parte del passato». Il primo trailer mostra un J.R. invalido o poco più, torride scene di sesso con camicette coreograficamente lanciate per aria, un gran matrimonio di gusto massimalista, la tardiva preghiera di Bobby al fratello: «Non voglio che diventino come noi». La puntata «Chi ha sparato a J.R.?» fece ammattire il mondo: il Parlamento turco rimandò una seduta per permettere ai suoi membri di scoprire il colpevole. Oggi il nuovo Dallas servirà ad arricchire il curriculum di qualche muscolosa star in ascesa. E questo è il meglio che gli si può augurare.

 

 

Dallas torna in tv con nuove puntate dal 2012
di Tommaso Ciccone  da www.internationalpost.it
16 Agosto 2011

Ora è ufficiale:
la nuova serie di “Dallas” andrà in onda negli Stati Uniti la prossima estate e sarà prodotta dal canale Usa TNT. Nel cast ci saranno alcuni personaggi storici della serie, come Larry Hagman, il volto di J.R. Ewing. Hagman fu l’unico attore che prese parte a tutte le 357 puntate andate in onda tra il 1978 e il 1991; ha inoltre partecipato ai tre film ispirati alla serie. Insieme a lui sul set, anche Patrick Duffy, ovvero il fratello Bobby Ewing, e Linda Gray, la moglie Sue Ellen.

I volti nuovi sono quelli di Josh Henderson, Jesse Metcalfe, Brenda Strong, Jordana Brewster e Julie Gonzalo. La famosa serie televisiva statunitense ha vinto decine di premi in tutto il mondo, tra cui 4 Telegatti in Italia. La storia narrata è quella di una famiglia di petrolieri texani: amori, intrighi, litigi, disavventure e disgrazie, che hanno tenuto incollati allo schermo milioni di spettatori. Nella nuova serie al centro dell’attenzione ci saranno però John Ross e Christopher, rispettivamente figli di J.R. e Bobby, che cercheranno di far rivivere l’antica rivalità dei padri.
Ma c’è da scommettere che il buon vecchio J.R., nonostante sia alla soglia degli 80 anni, non farà mancare il suo tocco inconfondibile e non rinuncerà a qualche impresa nel suo solito stile. Come del resto Bobby non starà certo a guardare il fratello, anzi cercherà di ostacolarlo. Va però detto che nel corso dei tanti anni della prima serie nei quali si sono fatti spesso la guerra tra J.R. e Bobby vi è sempre stato un profondo affetto ed il valore della famiglia per gli Ewing è sempre stato molto importante: un ottimo esempio che la televisione dovrebbe dare più spesso.

Patrick Duffy a proposito della nuova serie ha commentato: “ Ma vi ricordate il finale della prima serie di “Dallas”? Orribile, il più brutto nella storia tv. Con questa nuova serie riusciremo a farlo dimenticare”. In realtà non c’eravamo mai persi di vista. Siamo sempre rimasti amici, abbiamo partecipato a tutte le conventions organizzate dai fan della serie, ma ora possiamo tornare a essere complici sul set. È divertente vedere i giovani attori del cast arrivare alle riunioni con i copioni pieni di appunti e di osservazioni. I nostri invece sono sempre puliti perché dei personaggi che interpretiamo sappiamo tutto, non dobbiamo fare i compiti a casa”.
La nuova incarnazione di «Dallas», prodotta per il network via cavo Tnt, non ambisce a bissare i successi della serie madre, che rimane il telefilm americano più visto negli ultimi 40 anni (l’episodio che rivelò il colpevole del tentato omicidio di J.R. ottenne una media di oltre 90 milioni di spettatori): oggi, nell’era dei mille canali e della visione differita, sarebbe un obiettivo impossibile da raggiungere. E non a caso per ora sono stati messi in cantiere solo dieci episodi.
«Da diversi anni tentavamo di realizzare una versione moderna di “Dallas”» ha dichiarato Michael Wright, direttore di Tnt. «Finalmente abbiamo trovato l’idea giusta e la sceneggiatura adatta per costruire una grande serie con un cast da sogno». Sarà davvero così? Lo scopriremo solo fra un anno, quando Southfork Ranch riaprirà i cancelli al pubblico televisivo.

 

Dallas torna a nuova vita
In preparazione il reboot del serial
16 Febbraio 2011
da TG Com
Per gli affezionati ai personaggi mitici degli anni 80 sarà difficile da digerire ma "Dallas" sta per tornare. In una versione completamente nuova. L'intenzione degli autori non è quella di fare un remake quanto di riprendere le fila del discorso in una sorta di "vent'anni dopo". I riflettori saranno infatti puntati sugli eredi della dinastia degli Ewing. Spazio quindi a figli e nipoti dei vari J.R., Bobby e Sue Ellen. In particolare l'accento sarà messo sui figli dei due fratelli/coltelli, J.R. e Bobby, nella serie originale interpretati da Larry Hagman e Patrick Duffy.
Al momento si sta ancora lavorando sul cast e si sta cercando un volto per Cristopher, il figlio adottivo di Bobby e Pamela (che nella serie era interpretata da Victoria Principal). La vicenda sarà incentrata su di lui e su John Ross, il figlio di J.R. e Bobby, che così porteranno avanti l'antica rivalità tra fratelli. La gara è a due tra Jesse Metcalfe, già visto in "Desperate Housewifes", e Alex Russel.
Sembra che nell'episodio pilota, a fare da trait d'union tra le due serie e le due generazioni, interverranno anche volti storici della serie storica.

 

Linda Gray splendida 70enne prepara il suo ritorno a Dallas
Sue Ellen sfila in passerella come una ragazzina
11-Febbraio 2011 da Virgilio.it

Per il suo ritorno in tv Sue Ellen si sta rimettendo a nuovo e sembra ringiovanita. Linda Gray, l'attrice che per anni ha dato il volto al celebre personaggio di Dallas, nasconde a meraviglia i suoi 70 anni e come una sirena ha indossato un abito rosso fuoco e si è esibita in un elegante defilè alle ultime sfilate di moda di New York.

Una passerella, la sua, degna di una modella, con un vestito della collezione in rosso di Pamella Roland con spacco pronunciato, spalle scoperte e scarpe dal tacco vertiginoso.

Con questo look elegante e i capelli biondi l'attrice sembra quasi più giovane della Sue Ellen delle prime serie del telefilm andate in onda negli anni '80. Nel nuovo Dallas, che andrà in onda prossimamente sulla tv Usa, Linda riprenderà il suo ruolo accanto al veterano J. R. Larry Hagman e a Patrick Duffy che interpreta suo fratello più giovane Bobby.

Grazie a Sue Ellen, uno dei personaggi più  controversi della serie, sposata e risposata con il magnate del petrolioro, dedita all'alcol e ai tradimenti, la Gray ha ottenuto nomination ai Golden Globe, agli Emmy Awards e un Telegatto. Oltre alla tv, ha recitato anche sul grande schermo in film come Oscar, Un fidanzato per due figlie di John Landis e Expecting Mary di Dan Gordon.


 

J.R. è tornato, arriva il nuovo Dallas con Sue Ellen e Bobby
Rivelazioni sulla trama e le new entry Josh Henderson e Jordana Brewster

3 Febbraio 2011 da Virgilio.it

E' ufficiale: J.R. rimette il cappello da cowboy e torna al Southfork Ranch, arriva una nuova serie di Dallas. La notizia è stata riportata da diversi tabloid come il Sun e il Daily News e sono confermati anche gli altri storici protagonisti nei vecchi ruoli: Patrick Duffy in quello di Bobby Ewing e Linda Gray in quello di Sue Ellen. La serie sarà trasmessa sulla tv americana TNT.
L'attore che interpreta J.R., Larry Hagman, oggi ha 79 anni ed è un vero veterano del piccolo schermo. E' stato l'unico personaggio del telefilm ad aver preso parte a tutte le 357 puntate nei panni del magnate del petrolio, ed è stato sempre al centro delle trame, degli intrighi e dei misteri che ruotavono attorno alle vicende di sesso e lotte di potere della famiglia Ewing.
La celebre puntata dal titolo Chi ha sparato a J.R.?. incollò davanti al piccolo schermo oltre 360 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Sua moglie Sue Ellen, interpretata dalla Grey, oggi 70enne, nella vecchie serie aveva problemi di alcolismo e un rapporto altalenante con il marito. A quanto pare nel prossimo Dallas J.R avrà anche un nuova moglie che si chiamerà Ann
La nuova storia sarà incentrata sulla vita di John Ross, il figlio di JR, e su quella di suo cugino Christopher, il figlio adottivo di Bobby e Pam, sempre tra intrighi e scandali ambientati nella residenza texana. Tra le new entry del cast ci saranno Josh Henderson delle Casalinghe Disperate che interpreterà proprio John Ross e
Jordana Brewster, attrice lanciata da Fast and Furious che farà Elena, un personaggio coinvolto in un triangolo amoroso con il cugino.
Patrick, 61enne, ritorna come fratello più piccolo di J.R. Per lui è un secondo ritono: morto alla fine della settima stagione era stato fatto miracolosamente resuscitare nella nona.
Milioni di fan non vedono l'ora di vedere le nuove puntate del telefilm cult andato in onda dal 1978 al '91; è stato uno dei più visti al mondo nella storia della tv. Ancora non si sa quando inizieranno di preciso le riprese, ma i produttori hanno preannunciato che tutto ciò che si è visto nelle ultime serie sembrerà solo un sogno... Preparatevi ai colpi si scena.

 

Il  ritorno di Dallas
17/11/2010

Il network TNT è in trattativa con le star di Dallas, Larry Hagman, Patrick Duffy e Linda Gray per farli entrare, a febbraio, nel cast della nuova serie che narrerà le vicende della seconda generazione degli Ewing. Moltissime cose sono cambiate dall' ultima volta che CBS ha portato sul piccolo schermo le loro avventure. I personaggi di Miss Ellie e Clayton non sono più presenti, mentre gli attori Howard Keel e Barbara Bel Geddes sono morti nel 2004 e 2005. Bobby si è risposato; J.R. è ancora alle prese coi suoi complotti, mentre Sue Ellen è rimasta una buona confidente e una madre lontana dai suoi problemi di alcol. Larry Hagman, ha affermato di aver gradito il copione, ma senza soldi sul tavolo non firmerà nulla.
Patrick e Linda sono invece più ottimisti.
"Ho letto il copione e sono rimasto notevolmente impressionato, molto meglio di quello che mi aveva fatto avere Fox qualche anno fa: davvero pessima" ha annunciato Duffy, dopo aver appreso che le location avranno luogo in Texas, Louisiana o Messico avrebbe proseguito
"Non mi aspettavo grandi cose nemmeno da TNT, ma leggendola mi sono accorto di essere di fronte ad un ottimo prodotto all' altezza di Dallas. Un sequel perfetto per continuare la tradizione della serie". La Gray avrebbe messo subito le cose in chiaro: "Non voglio che Sue Ellen diventi ancora una volta una vittima". L' attrice è stata tuttavia subito rassicurata, Sue Ellen, rimarrà infatti la donna forte e come detto prima, lontana di problemi che ha avuto con l' alcol in precedenza. Le vicende di questa nuova serie, saranno incentrate sulla nuova generazione degli Ewing, John Ross, Christopher (il figlio di Bobby e Pam) e il loro gruppo. "Noi di riflesso continueremo ad essere vivi nella storia, cosa molto gradita ai vecchi fan di Dallas", ha aggiunto Duffy. Tuttavia i vecchi rancori tra J.R. e Bobby proseguono. Patrick spera che il suo personaggio torni con Pam (Victoria Principal). Tutto può accadere, ma TNT assicura che non farà tornare insieme J.R. e Sue Ellen. "Se ciò dovesse accadere potrebbe partire un altro colpo di pistola". Ha annunciato Linda Gray.

Possibile ritorno sugli schermi televisivi di " Dallas "
10 Ottobre 2010

Per 13 lunghi anni dal 1978 al 1991 il serial televisivo " Dallas " di David Jacobs è entrato nelle case di quasi tutto il mondo e con le sue intrigate vicende familiari ha tenuto col fiato sospeso centinaia di telespettatori. Ricchezza, sesso, intrighi, vicende familiari, divorzi, figli illeggittimi,bugie, vendette familiari, alcoolismo, sono stati gli ingredienti che hanno reso famosi i protagonisti e la serie TV in quasi tutto il mondo.

Tutto ruotava intorno al clan degli Ewing, una potente famiglia del Texas, la cui fortuna era dovuta alla proprietà di vasti giacimenti petroliferi. Ma si sa in ogni famiglia c'è una pecora nera e anche la famiglia Ewing aveva la sua: l'avido e spietato J.R.  Sposato con la bella ma fragile e volitiva Sue Ellen, era un uomo ambizioso, che non si fermava davanti a niente pur di raggiungere i suoi scopi. Amato e odiato al contempo dalla moglie e dai telespettatori, ha lasciato il suo pubblico, per un periodo col fiato sospeso, dopochè qualcuno gli aveva sparato. Chi non ricorda i suoi complotti, e i suoi tanti tradimenti, con donne che circuiva col suo fascino, col suo potere e col suo denaro, a discapito della povera Sue Ellen, che soffriva silenziosamente annegando la sua rabbia nell'alcoolismo? Una buona notizia per tutti gli appassionati del genere.

Potrebbero presto ritornare sui nostri schermi televisivi gli attori americani Larry Hagman e Linda Gray. Hanno infatti confermato di essere stati contattati per vestire nuovamente i panni di  J.R. e Sue Ellen in un remake della famosissima Soap degli anni 80. La produzione televisiva della Warner Bros avrebbe in mente un seguito con protagonisti il figlio della coppia  "John Ross, suo cugino Christopher e i suoi genitori Bobby e Pamela, e il nipote e la cognata di J.R. ". Linda Gray ha dichiarato di potersi trovare a disagio nel ruolo di nonna indossando "vestitini e collane di perle". Il telefilm Dallas è stato doppiato in 67 lingue diverse in più di 90 nazioni. Un record rimasto imbattuto fino ad oggi nella storia della TV americana.      

 

 


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